LEDRO - Intelligenza e temperamento, fuoco e lucidità: Mariangela Vacatello, protagonista a Locca di Concei per la rassegna "Kawai a Ledro", suona con pathos acceso ma perfettamente controllato, e sopratutto realizza sul pianoforte il senso profondo della scrittura musicale grazie ad un intepretazione che è scavo ecomprensione profonda. Nessuna retorica di maniera, insomma, e di questi tempi c'è di che rallegrarsi: perché è comune la tendenza a stupire superficialmente, mentre artisti della levatura della trentenne pianista napoletana portano l'ascoltatore dritto nella sostanzae nel cuore della musica.
L'entusiasmante recital proponeva un virtuosismo di grande potenza espressiva, prima nelle molteplici tinte di "harmoniedu soir" di Franz Liszt, Studio Trascendentale in cui le mezze tinte dosavano sapientemente il cantabile, non cedendo a una facile retorica ma costruendo con accortezza da consumato attore il clima di tensione espressiva, poi nell'esplorazione tenica di sei Etudes di Debussy, in una lettura in cui convivevano efficacemente l'astrazione e l'agile pennellata di colore e in cui Mariangela Vacatello confermava la predilezione per sonorità ricercate, luminose e morbidissime.
Di grande impatto il Bach riletto da Liszt, nel preludio e fuga in la minore: come un filo tortuoso ma mai spezzato, l'esecuzionepercorreva la tensione della scrittura con espressività e precisione, mentre un pathos travolgente premiava il pubblico al termine del concerto con una poderosa lettura della Seconda Sonata di Rachmaninov.
L'emozione fortissima del recital di vacatello concludeva la programmazione estiva di "Kawai a Ledro" che si conferma una delle manifestazioni più qualificate dell'estate culturale in Trentino: piccoli numeri (4 concerti) per una programmazione che non strizza l'occhio a facili spettacolarismi e disseta chi, nell'afa agostana, chiede proposte di sostenza e intelligenza. E. C.